sabato 15 ottobre 2016

Il topo che mangiava i gatti 1

Una delle Favole al Telefono di Gianni Rodari. La leggo con le "lenti" del massone


Segretario. Scena Prima

Oratore. Un vecchio topo di biblioteca andò a trovare i suoi cugini, timidi topolini che abitavano in solaio e non conoscevano ciò che c’era fuori.

1° Sorvegliante. Voi conoscete poco il mondo. Ma almeno sapete leggere?

2° Sorvegliante. (sospirando) Eh, tu la sai lunga.

1° Sorvegliante. Per esempio, avete mai mangiato un gatto?

2° Sorvegliante. (sospirando) Eh, tu la sai lunga. Ma da noi sono i gatti che mangiano i topi.

1° Sorvegliante. Perché siete ignoranti. Io ne ho mangiato più d’uno e vi assicuro che non hanno detto neanche: Ahi!

2° Sorvegliante. E che sapore avevano?

1° Sorvegliante. Di carta e d’inchiostro, a mio parere. Ma questo è niente. Avete mai mangiato un cane?

2° Sorvegliante. Per carità.

1° Sorvegliante. Io ne ho mangiato uno proprio ieri. Un cane lupo. Aveva certe zanne... Bene, si è lasciato mangiare quieto quieto e non ha detto neanche: Ahi!

2° Sorvegliante. E che sapore aveva?

1° Sorvegliante. Di carta, di carta. E un rinoceronte l’avete mai mangiato?

2° Sorvegliante. Eh, tu la sai lunga. Ma noi un rinoceronte non l’abbiamo visto mai. Somiglia al parmigiano o al gorgonzola?

1° Sorvegliante. Somiglia a un rinoceronte, naturalmente. E avete mai mangiato un elefante, un frate, una principessa, un albero di Natale?

Oratore. In quel momento il gatto, che era stato ad ascoltare dietro un baule, balzò fuori con un miagolio minaccioso. Era un gatto vero, di carne e d’ossa, con baffi e artigli. I topolini volarono a rintanarsi, tranne il topo di biblioteca, che per la sorpresa era rimasto immobile sulle sue zampe come un monumentino. Il gatto lo agguantò e cominciò a giocare con lui.

Maestro Venerabile. Tu saresti il topo che mangia i gatti?

1° Sorvegliante. Io, Eccellenza... Lei deve comprendere... Stando sempre in libreria...

Maestro Venerabile. Capisco, capisco. Li mangi in figura, stampati nei libri.

1° Sorvegliante. Qualche volta, ma solo per ragioni di studio.

Maestro Venerabile. Certo. Anch’io apprezzo la letteratura. Ma non ti pare che avresti dovuto studiare un pochino anche dal vero? Avresti imparato che non tutti i gatti sono fatti di carta, e non tutti i rinoceronti si lasciano rosicchiare dai topi.

Oratore. E in un boccone il gatto mangiò il topolino che stava fuori dal mondo.
(continua)

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