Ho immaginato una tornata di Loggia appoggiandomi su due personaggi di Giovanni Guareschi, il prete don Camillo e il sindaco comunista Peppone, che a gente della mia generazione ricordano l'Italia del dopoguerra. Ovviamente don Camillo e Peppone non hanno nulla a che fare con la Massoneria. Ma... se la Massoneria lavora sull'uomo, allora tutto ciò che c'è di umano le è vicino. La frase non è mia, ma è sempre attuale.
Maestro Venerabile. Fratelli 1° e 2° Sorvegliante avvisate le vostre Colonne che chiamo la Loggia al lavoro.
1° Sorvegliante. Fratelli della Colonna del Meridione, il Maestro Venerabile chiama la Loggia al lavoro.
2° Sorvegliante. Fratelli della Colonna del Settentrione, il Maestro Venerabile chiama la Loggia al lavoro.
Maestro Venerabile. Dispongo che la Loggia lavori sull’uomo.
1°
Sorvegliante.
Sei ancora quello
della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo.
Eri nella carlinga,
con le ali maligne,
le meridiane di morte,
t'ho visto –
dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di
tortura. T'ho visto: eri tu,
con la tua scienza
esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza
Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come
uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti
videro per la prima volta.
E questo sangue
odora come nel giorno
quando il fratello
disse all'altro fratello:
«Andiamo ai campi»...
2°
Sorvegliante.
E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare
1°
Sorvegliante.
Ho visto l'uomo
malvagio e prepotente ergersi
come albero
verdeggiante sul suolo natìo,
ma poi è
scomparso, ed ecco,
non c'è più;
io l'ho cercato, ma non si è più
trovato.
2°
Sorvegliante.
Chi salirà al
monte del Signore?
Chi potrà stare
nel suo luogo santo?
L'uomo innocente di
mani e puro di cuore,
che non eleva
l'animo a vanità
e non giura con il proposito di
ingannare.
Segretario.
Ricorderete tutti, i personaggi di Peppone e don Camillo, il sindaco
comunista di Brescello e il parroco del paese.
Sono nati dalla penna di Giovanni
Guareschi.
Ricordano l’Italia degli anni
cinquanta, le lotte politiche, senza esclusione di colpi. Le grandi
passioni.
Ma ricordano anche la condivisione di
valori, oggi forse estranei ai più..., né i valori né, tanto meno,
la loro condivisione...
Insomma, sentiamo la nostalgia di quel piccolo mondo povero di contro a quello che oggi è il nostro povero piccolo mondo.
Oratore.
L’ultimo episodio della sagra è “Il compagno don Camillo”. Un
viaggio nella Russia sovietica, in visita a un kolkoz, assieme a
Peppone e a un gruppetto di compagni scelti.
Don Camillo, con un piccolo ricatto al sindaco, parte, sotto
mentite spoglie, aggregandosi alla combriccola di comunisti di ferro.
E visita la Forza del comunismo sovietico.Segretario. Don Camillo rientrato dalla Russia sovietica deve accompagnare un gruppetto di agricoltori cattolici negli Stati Uniti dove visiteranno una grande fattoria. E don Camillo convince il sindaco Peppone ad aggregarsi, sotto mentite spoglie, al gruppo di cattolici.
Oratore. La fattoria americana è condotta da un vecchio immigrato italiano che ha fatto fortuna in America.
Segretario. Il vecchio immigrato ormai vive nelle nebbie dell’autunno. Per lasciarlo tranquillo i suoi dieci figli gli hanno nascosto la tragedia della guerra mondiale e la disfatta dell’Italia.
Oratore. In quella fattoria il tempo è fermo agli anni Trenta del Novecento e il vecchio non sa nulla di ciò che è successo dopo.
Segretario. Storia semplice e patetica. Una casa senza futuro! Forse metafora della società occidentale?
Oratore. Gli agricoltori hanno visitato la fattoria. Hanno ammirato la moderna organizzazione aziendale. Hanno visto come si possono ricavare profitti anche in campagna. Hanno visto la Forza del capitalismo occidentale.
Segretario. E il viaggio termina. Ritornati al paese Peppone e Don Camillo si ritrovano in campagna: il sindaco ha fatto un sopralluogo agli argini del grande fiume e il parroco ha visitato la cappelletta sull’argine.
Oratore. Ora sono seduti a terra per uno spuntino. E parlano. Comincia il prete a parlare al sindaco comunista.
1° Sorvegliante. Adesso che hai visto com’è la realtà in Russia e in America, perché non stracci la tessera del partito comunista?
2° Sorvegliante. E poi quale tessera dovrei prendere? Siate onesto, se ci riuscite.
1° Sorvegliante. Ci riesco: nessuna tessera.
2° Sorvegliante. E com’è possibile? Bisogna pur credere in qualcosa.
1° Sorvegliante. Basta credere in Dio.
2° Sorvegliante. (con vigore) No. Bisogna anche credere negli uomini. Altrimenti perché sarebbero morti tutti i milioni di uomini che si sono sacrificati per migliorare le condizioni umane?
1° Sorvegliante. (tra sé) Signore che cosa debbo rispondere a quest’uomo?
Segretario. Dovete sapere che Don Camillo riesce a parlare col Signore che – miracolo a dirsi – spesso gli risponde. E anche questa volta risponde.
Maestro Venerabile. Non so.
PAUSA
PAUSA
Maestro Venerabile. Anche io ho creduto negli uomini...
PAUSA
Segretario. E don Camillo tace. Non ha più nulla da dire.
1° Sorvegliante. Addio. Ognuno vada per la sua strada, compagno sindaco...
2° Sorvegliante. Addio. Ognuno cammini per la sua strada, reverendo parroco...
Oratore. I due si alzano, e se ne vanno, uno a destra l'altro a sinistra. La Forza propone.
Segretario. Ma i due sentieri, a un certo punto, si riuniscono. La Bellezza dispone.
Maestro Venerabile. Don Camillo e Peppone proseguono verso il paese, fianco a fianco.
Segretario. L’uno accanto all’altro. L’uno ha bisogno dell’altro. L’uno “deve” avere vicino l’altro.
Oratore. Forza e Bellezza. Bellezza e Forza.
Maestro Venerabile. La Sapienza conosce... La Sapienza sa...
Il lavoro si basa su una traccia di Guareschi su come avrebbe dovuto essere l'ultimo episodio della saga: Il Compagno don Camillo. Ne fu tratto un film che racconta il viaggio sotto mentite spoglie del prete in compagnia della delegazione comunista del paese nella Russia sovietica. Nelle intenzioni di Guareschi avrebbe dovuto esserci un seguito: Peppone in una delegazione cattolica negli Stati Uniti. E al ritorno, la fine che qui ricordo.
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