lunedì 21 settembre 2015

Tagliatelle 6

(continua dai post precedenti)

Siamo giunti al termine della nostra affabulazione. Tre persone si sono incontrate, hanno parlato, si sono scambiate idee ed opinioni, hanno riflettuto insieme ed ora ripartono, dopo appunto una ri-creazione, per un po' compagni di strada. già... com-pagni in un tratto del viaggio della vita.




 
COMMIATO


La ricreazione è terminata. I tre si sono incontrati, si sono conosciuti, si sono parlati, si sono appunto ri-creati. Ora è tempo di proseguire il cammino. E ben venga se almeno per un po' cammineranno assieme.


Lasciano il trebbio... E qui interviene il poeta:


Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,

quasi per un erbal fiume silente,

su le vestigia degli antichi padri.


Vanno cantando antichi canti, che li rendono più leggeri.


Serietà, senno e benefizio hanno dato origine, sobbollendo nel ragù primordiale dell'humus dell'homo vagans, al giubilo, jùbilum = il gridare per gioia. Gioia ineffabile che non si può esprimere a parole, ma di tale intensità che non permette di tacere.


Alceo, Callisto e Mentore vanno, cantando, esprimendo così la propria letizia. A un certo punto chi li guarda da lontano li vede quasi confondersi e diventare uno solo.


Alceo, Callisto e Mentore... Apprendista, Compagno e Maestro... sono diventati il Libero Muratore.

POSTFAZIONE


E i cappelletti indicati nel titolo?


Potrei sulfureamente suggerire che spetta al lettore comprenderne il ruolo in un inno alla tagliatella al ragù.


Oppure enigmaticamente accennare alla fecondità del contrasto tra tagliatelle al ragù e cappelletti in brodo.


Ma sinceramente la risposta è molto più terra terra.


Ch’ing-yuan si riferisce a monti e acque. Due elementi correlati. Non mi piaceva la correlazione tagliatelle e acque. Non è più spontaneo correlare tagliatelle e cappelletti? Si rimane nello stesso ambito culinario, geografico e temporale. Ecco l'aver messo insieme tagliatelle e cappelletti ha appunto il significato di non aver nessun significato.

ALTRA POSTFAZIONE


Liberamente ispirato da Lo Zen della tagliatella romagnola di Marco Galizzi (Soc. Editrice “Il Ponte Vecchio”, 2011, Cesena). In particolare la traduzione in vernacolo romagnolo dell'aforisma Zen è nel capitolo: La visione cosmica della tagliatella. Vi ho apportato l'unica modifica dei cappelletti invece delle acque. Di Marco (a p. 34) è anche la ricetta del ragù per le tagliatelle romagnole che ho messo in bocca a Callisto.


Viene citata da Alceo, sia pure in latino, la ricetta cosiddetta "attualizzata" del Ragù alla Bolognese, depositata dall'Accademia Italiana della Cucina presso la Camera di Commercio di Bologna. Ricetta che mi intriga poco per la presenza invasiva di maiale, vino e latte, per non parlar della panna liquida.


Non parlo invece dell'altra grande categoria di ragù, quelli fatti con un unico pezzo di carne non macinata che sarà il secondo piatto dopo la pastasciutta. Sono tipici del meridione d'Italia. Un magistrale esempio colto in Sabato, domenica e lunedì di Eduardo De Filippo.


(fine)



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