domenica 27 settembre 2015

La pietra... E il resto?


E' una statua dell'isola di Pasqua.
Ancora oggi non sono note le ragioni che hanno portato a alla costruzione di tante statue di così grandi dimensioni.
A me preme sottolineare non tanto o non solo l'immagine, ma il contorno, il paesaggio.
Se infatti posso essere colpito dal manufatto di pietra che sta sfidando i secoli, opera di tanti massoni e scalpellini che con pochi attrezzi hanno innalzato veri e propri capolavori (e quanto avrebbero da imparare i poveri massoni "speculativi"!), non posso che prendere atto della loro insipienza (sì, insipienza per non dir di peggio) che ha ferito il paesaggio.
Non c'è un albero. Furono impiegati (con poco senno!) per le statue. Quegli antichi muratori non si armonizzarono con la natura, ma la ferirono mortalmente. Ci paiono quasi apprendisti stregoni, non muratori e men che mai liberi. Non procurarono benefizio. Non operarono con serietà. E il giubilo non fu rivolto alla natura o al Grande Architetto (qualunque cosa vediamo nel simbolo del Gadu!) ma solo al potente di turno.
No! Questa non è Massoneria.




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