Già, ridere...
Ma si può ridere in Loggia aperta?
Veramente il rituale, nessun rituale,
prevede che durante i lavori si possa ridere.
E perché mai?
C’è una relazione tra il lavoro
rituale e il ridere?
Messa così la domanda pare indicare la
mancanza di rapporti tra rituale e ridere. Pare quasi che se rapporto
esiste sia quasi un rapporto più o meno nascosto tra un lui, il
rituale, e una lei, la risata (che può essere anche un lui: il riso,
il ridere, l’atto del ridere). Ma tranquillizziamoci. Non ci sono
rapporti, più o meno clandestini, tra un lui e una lei, e nemmeno
rapporti particolari con una lei (la risata) che potrebbe essere pure
un lui (il riso, il ridere). Non ci sono rapporti perché rapporti
tra quel lui e quella lei non ci sono proprio. Non sono previsti.
E i
bravi Massoni si adeguano. Non si ride in Loggia; del resto –
aggiungono – non si ride nemmeno in chiesa, in nessuna chiesa. La
Massoneria è una cosa tremendamente seria, concludono.
Qualcuno più colto degli altri ricorda
un antico manoscritto, ovviamente inglese, addirittura del Seicento.
D. Cosa rende una Loggia giusta e perfetta?
R. Sette maestri, cinque apprendisti, a una giornata di cammino da un borgo, senza latrati di cane o canto di gallo.
Dunque in Loggia
non ci deve essere nemmeno un cane abbaiare o un gallo chicchiriare,
figuriamoci se ci può stare un massone a ridere. Anzi, in Loggia non
possono entrare nemmeno gli animali, che del resto non possono
nemmeno entrare in chiesa, come in chiesa non è permesso ridere.
Ma questo
qualcuno, colto, si dimentica che, poco dopo la citazione, in quello
stesso manoscritto antico si legge.
D. E con meno [fratelli]?
R. Più siamo maggiore felicità [altri traducono: più si ride]1. Meno siamo più si sta comodi.
In quegli antichi documenti si accenna
dunque, certo con un sorriso, a quello che oggi potremmo chiamare lo
star bene in Loggia.
Il massone colto, a questo punto un po’
in difficoltà, spiega che è solo un fuggevole cenno in un documento
che al massimo ha un valore storico e basta.
I cenni sono però molto più
sostanziosi se ci rifacciamo ad uno dei documenti fondanti il nostro
Craft, cioè gli Antichi Doveri.
Prendiamo il sesto capitolo: Del
comportamento, ossia... Seguono
sei casi, dei quali ora ci interessano i primi due:
1- ...Ossia:
Nella Loggia allorché costituita.
2 - ...Ossia:
Comportamento quando la Loggia è chiusa ed i Fratelli non sono
usciti.
Per
inquadrare la situazione ricordiamoci che gli incontri (quelle che
noi chiamiamo tornate) erano tenuti in taverne e osterie, pardon
pub2.
Non c’erano gli arredi ai quali noi siamo abituati, ma solo alcuni
oggetti simbolici. La Loggia lavorava quindi a tavola e possiamo
immaginare (non esistono documenti certi) che ci fossero sospensioni
frequenti per mangiare o bere.3
NOTE
1
Il testo inglese recita: The more the merrier.
Merrier = più allegro. In
http://dictionary.cambridge.org (consultato il 30/07/15)
l’espressione è così commentata: used to
say an occasion will be more enjoyable if a lot of people are there.
2
Pub è abbreviazione di public house, il tipico locale
anglosassone dove si consuma rigorosamente seduti.
3 Una
supposizione che ritengo non infondata vorrebbe le colonnine dei
Sorveglianti come il segno dei lavori in atto (colonnina del 1°
Sorvegliante alzata e del 2° abbassata) o dei lavori sospesi
(colonnina del 2° Sorvegliante alzata e del 1° abbassata).
(continua)
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