D:
Quindi sedeste all'Oriente?
R: Sì, ma per poco.
D:
Perché?
R: Prima della consacrazione a
Maestro dovetti impegnarmi all'adempimento dei doveri del Grado con
una nuova Promessa.
D:
Dove?
R: Nell'unico posto in Loggia
dove i Liberi Muratori assumono i propri impegni.
D:
Qual è questo posto?
R: Davanti all'Altare.
D:
In che posizione assumeste l'impegno?
R: Ero inginocchiato sulle due
ginocchia, la mano destra sulla lama di una spada impugnata dal 1°
Esperto e la mano sinistra sul cuore.
D:
Vi ricordate la formula della Promessa?
R: Sì, la ricordo e ve la
spiegherò punto per punto.
D:
Cominciate.
R: La formula iniziava “In presenza del G. A. D. U.” e
non “Alla Gloria Del G. A. D. U.” come nei due Gradi precedenti.
D:
Non è lo stesso?
R: A mio parere, no.
D:
Continuate.
R: Fu un solenne impegno preso
anche alla presenza dei Maestri della Loggia, non solo del G. A. D.
U.
D:
Su cosa vi impegnaste?
R: A praticare i principii
massonici.
D:
Poi?
R: Ad amare e cercare la
Verità, a odiare e fuggire la menzogna.
D:
Continuate.
R: Promisi di soccorrere i
Fratelli e i Figli della Vedova anche a pericolo della mia vita.
D:
Cos'altro prometteste?
R: Di non rivelare a nessuno i
segreti che avrebbero potuto essermi confidati; di istruirmi e di
sollevare il mio spirito e di fortificare la ragione.
D: Istruzione, sollevare lo
spirito, fortificare la ragione: ancora tre aspetti.
R: Sì, certo. Obbligo di
aumentare le conoscenze nella Massoneria, obbligo di fortificare le
mie facoltà razionali, obbligo di potenziare le mie facoltà non
razionali e spirituali. In conclusione obbligo di una sintesi
armonica.
D:
A quale scopo?
R: Allo scopo di dedicare da
quel momento in poi tutte le mie facoltà alla gloria ed alla potenza
dell'Ordine.
Nessun commento:
Posta un commento