sabato 25 luglio 2015

Consacrazione a Maestro

D: Quindi sedeste all'Oriente?
R: Sì, ma per poco.
D: Perché?
R: Prima della consacrazione a Maestro dovetti impegnarmi all'adempimento dei doveri del Grado con una nuova Promessa.
D: Dove?
R: Nell'unico posto in Loggia dove i Liberi Muratori assumono i propri impegni.
D: Qual è questo posto?
R: Davanti all'Altare.
D: In che posizione assumeste l'impegno?
R: Ero inginocchiato sulle due ginocchia, la mano destra sulla lama di una spada impugnata dal 1° Esperto e la mano sinistra sul cuore.
D: Vi ricordate la formula della Promessa?
R: Sì, la ricordo e ve la spiegherò punto per punto.
D: Cominciate.
R: La formula iniziava “In presenza del G. A. D. U.” e non “Alla Gloria Del G. A. D. U.” come nei due Gradi precedenti.
D: Non è lo stesso?
R: A mio parere, no.
D: Continuate.
R: Fu un solenne impegno preso anche alla presenza dei Maestri della Loggia, non solo del G. A. D. U.
D: Su cosa vi impegnaste?
R: A praticare i principii massonici.
D: Poi?
R: Ad amare e cercare la Verità, a odiare e fuggire la menzogna.
D: Continuate.
R: Promisi di soccorrere i Fratelli e i Figli della Vedova anche a pericolo della mia vita.
D: Cos'altro prometteste?
R: Di non rivelare a nessuno i segreti che avrebbero potuto essermi confidati; di istruirmi e di sollevare il mio spirito e di fortificare la ragione.
D: Istruzione, sollevare lo spirito, fortificare la ragione: ancora tre aspetti.
R: Sì, certo. Obbligo di aumentare le conoscenze nella Massoneria, obbligo di fortificare le mie facoltà razionali, obbligo di potenziare le mie facoltà non razionali e spirituali. In conclusione obbligo di una sintesi armonica.
D: A quale scopo?
R: Allo scopo di dedicare da quel momento in poi tutte le mie facoltà alla gloria ed alla potenza dell'Ordine.

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