sabato 5 luglio 2014

Hiram

Il Compagno conosce Hiram.

D: Come vi avrebbe rivelato i segreti?
R: Rivelandomi la leggenda che li racchiude. 
D: Quindi vi raccontò una semplice storia?
R: Sì, una storia, ma non è così semplice. Il Venerabilissimo mi consigliò infatti di sforzarmi di considerarla un'esperienza vissuta interiormente e non una semplice storia.
D: Raccontate la storia.
R: Dunque il Venerabilissimo Maestro si alzò, mi venne davanti e mi disse di ascoltare la storia di Hiram, l'Architetto di Re Salomone che aveva avuto l'incarico di costruire il Tempio di Gerusalemme.
D: Così dunque imparaste la leggenda di Hiram. Volete riassumerla?
R: Certo. Hiram aveva diviso gli operai in tre categorie: gli Apprendisti, che ricevevano il salario presso la Colonna «Beth»; i Compagni, che ricevevano il salario presso la Colonna «Jod»; i Maestri, che ricevevano il salario nella Camera di Mezzo.
Ciascuna categoria aveva parole e segni segreti per mezzo dei quali gli operai si riconoscevano fra di loro e si facevano riconoscere per ricevere il salario secondo il tipo di Lavoro svolto.
Un giorno, tre Compagni, insoddisfatti del salario, ma non ancora meritevoli dell’aumento, complottarono tra loro e decisero di carpire la Parola Sacra al Maestro Hiram, di strappargliela anche con la violenza pur di poter accedere alla Camera di Mezzo e percepire il salario riservato ai Maestri.
Al tramonto, i tre Compagni si nascosero nel Tempio e aspettarono che il Maestro Hiram venisse, com’era solito fare ogni sera, ad ispezionare il Lavoro della giornata, appostandosi uno alla porta di Occidente, uno alla porta di Mezzogiorno, uno alla porta d’Oriente.
Quando Hiram venne, colui che era presso la porta di Occidente lo affrontò impugnando minacciosamente un Regolo: gli chiese la Parola. «Tu sai che io non posso rivelarla» rispose Hiram, e l’altro, allora, lo colpì alla gola, col Regolo.

Hiram, stordito, fuggì verso la porta di Mezzogiorno: ma colui che vi era appostato lo fermò minacciandolo con una Squadra. Con arroganza gli chiese la Parola: «Insensato!» gridò Hiram. «Non così io l’ho ricevuta! Non così si deve chiederla!». E l’altro, allora, gli vibrò un colpo al cuore, con la Squadra.

Gravemente ferito, Hiram cercò scampo trascinandosi verso la porta d’Oriente; colui che vi era appostato gli si parò davanti. Stringeva in pugno un Maglietto e, insensibile alle ferite del Maestro, anzi minacciandolo con lo strumento, pretese che gli venisse rivelata la Parola. Hiram non si lasciò intimorire e, pur sapendo che non sarebbe sfuggito alla morte, ebbe ancora la forza di rispondere: «Lavora, persevera, impara. Solo così avrai diritto alla maggior ricompensa!».
L’altro, allora, colpì il suo Maestro alla fronte, con il Maglietto... E lo uccise.

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