Quando entrammo in Loggia nessuno ci avvertì che
con noi era entrato pure il nostro gemello segreto, quello che ci
segue come un’ombra, che è nel bianco quando noi siamo sul nero e
che è sul nero quando siamo nel bianco, quello che viaggiò da
mezzogiorno a mezzanotte mentre noi viaggiavamo da mezzanotte a
mezzogiorno e andò da oriente a occidente mentre noi andavamo da occidente a oriente.
Di lui dobbiamo andare alla ricerca.
Lo
chiamiamo il corpo di Hiram, ma è il nostro intimo gemello segreto,
che nessuno conosce e men che mai conosciamo noi.
Solo quando lo trovi (se lo trovi) puoi veramente
dire di avere ritrovato la Parola, non la “parola di prima” (quella non ci interessa più) ma la chiave per aprire la porta che ci
sbarra il cammino.
Nessun commento:
Posta un commento