Ogni
ombra in fondo è anche figlia della luce e solo chi ha potuto
sperimentare tenebra e chiarita, guerra e pace, ascesa e decadenza,
può dire di avere veramente vissuto. (Stefan Zweig)
L’Ombra è
non è solo il “contenitore” delle bassezze dell’uomo, ma anche
una specie di alter ego del solare. Diventa una forte spinta
all’azione e spinge pure ad indagarvi, grande atto di igiene
mentale: è l’essenza dell’antico nosce te ipsum.
E’
proprio con la perdita della propria ombra che Peter Pan inizia la
sua avventura. Nel film che Walt Disney gli dedica, l’ombra di
Peter staccatasi dal suo “legittimo proprietario” assume una
veste giocosa. Ma Peter riesce a riprenderla e farsela cucire in modo
che non possa andarsene più.
Che dire
della Pulce d’acqua? Angelo Branduardi si richiama ad una antica
leggenda degli indiani d'America la quale si narra di un uomo
diventato infermo a causa di una pulce d'acqua che ha rubato la sua
ombra.
E`
la pulce d’acqua
che
l’ombra ti rubò
e
tu ora sei malato
e
la mosca d’autunno
che
hai schiacciato
non
ti perdonerà.
…...
E
allora devi a lungo cantare
per
farti perdonare
e
la pulce d’acqua che lo sa
l’ombra ti renderà.
Senza ombra
l’uomo non è più completo. Anzi mi verrebbe da dire che è
appunto l’ombra che rende umano l’uomo: l’uomo è uomo perché
ha l’ombra; senza ombra non è più uomo.
Mi viene in
mente l’ammonimento di Ernst Bernhard: Ama la tua ombra.
Sottolineo:
l’ombra è in te. Scoraggia qualsiasi accesso ma allo stesso tempo
è tanto invasiva da obbligare quasi a penetrarla per tentar di
renderla meno invadente.
Ma è anche
volatile, ora la vedi ma subito dopo ti chiedi se veramente hai visto
qualcosa. E’ un ossimorico “lampo dell’ombra”, un uccello in
volo appena visto e già scomparso.
Molti
cammini ci invitano all’Ombra, specie nel mito. I gemelli Dioscuri
figli di Zeus, Castore e Polluce, (solo quest’ultimo immortale).
Castore e Polluce sono l’uomo completo, del quale uno è il
fratello luminoso e l’altro, Castore, l’uomo oscuro, l’ombra
dell’uomo?
Il mito è
illuminante. Si narra che Castore e Polluce si innamorassero delle
promesse spose ai gemelli Linceo e Ida e le rapirono alla vigilia
delle nozze. Nella lotta che ne seguì Castore rimase ucciso. Polluce
allora ottenne che il fratello partecipasse della sua immortalità e
Zeus concesse che i due stessero un giorno (o sei mesi) nell’Ade e
l’altro sulla terra.
Anche
Virgilio è ombra di Dante e Caino di Abele. E pure noi abbiamo la
nostra ombra: come Compagni nella costruzione del Tempio abbiamo pure
scavato tra le fondamenta per creare la nostra cripta e andare alla
ricerca della nostra ombra.
Dove
potremmo trovare lo stimolo alla partenza se non nella nostra parte
non razionale? La ragione è appunto “ragionevole”, non può
spingere Cristoforo Colombo a imbarcarsi in un’impresa disperata,
contraria ad ogni evidenza, ma il fuoco in lui lo fa partire.
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