Questi risalgono al 1979 nella tornata della mia Loggia di allora.
Oggi talvolta non mi ci ritrovo più. Però sono una tappa importante del mio cammino.
Si deve esaminare la festa solstiziale
in chiave astrologica.
Sovrapporre le ricorrenze dei due Giovanni
(Battista ed Evangelista) ai due solstizi è stato il tentativo
del cristianesimo di attribuire un significato cristiano a feste
precedenti antichissime che celebravano momenti particolari del
cammino del sole nel suo ciclo annuo (momenti che hanno i loro
corrispondenti anche nel cammino giornaliero del sole).
Quando la
Loggia apre i lavori, prima trova le direzioni dello spazio
(principalmente quando si parla dei doveri dei Diaconi), poi si
orienta (i doveri dei due Sorveglianti e del Maestro Venerabile).
E'
il Maestro Venerabile che apre i lavori, in quanto siede dove si alza
il sole; ma è il 1° Sorvegliante che li chiude (non il Venerabile)
perché siede dove tramonta il sole.
Nel corso annuo del sole c’è
analogia col suo corso giornaliero, che viene ripreso nel ciclo
zodiacale.
Lo zodiaco è il fermarsi temporale del
sole nel suo ciclo, delineato da dodici segni zodiacali: è la
definizione dello spazio secondo i criteri temporali.
I due solstizi sono le porte attraverso
le quali il tempo irrompe in un universo evidenziato sia
spazialmente, sia temporalmente ; sono i due momenti fissi (non
dinamici), i due punti centrali tramite i quali poi si individuano i
due equinozi, attraverso cui si quadra il cerchio spazio-temporale
dello zodiaco.
La Massoneria, festeggiando i due
solstizi, si richiama alla vecchia tradizione precristiana.
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