Leggo nel rituale
anglosassone che la Bellezza adorna ciò che la Forza ha costruito.
Cosa vuol dire “adornare”?
Forse rendere più bello?
oppure abbellire? oppure mettere ornamenti? oppure...? oppure...?
Adornare però non può
essere l’attività di una specie di imbianchino che tinteggia o uno
scultore che aggiunge statuine appunto per rendere qualcosa “più
bello”.
Per usare un paragone
tipico della nostra società consumistica sarebbe come se la Forza
costruisse slogan per vendere un prodotto e la Bellezza fosse il
marketing attento alla presentazione del prodotto in vendita.
Ai primordi della
televisione (anni Cinquanta e Sessanta) Carosello, la prima
trasmissione pubblicitaria, diventò quasi un fenomeno di costume.
Allora si diceva pure: Bambini, a letto dopo “Carosello”.
Ma a nessuno venne mai il sospetto che si mandavano a letto i bambini
dopo aver visto alcune scenette gradevoli, ma pure con il messaggio
pubblicitario ben vivido.
E’
un esempio che mi fa pensare alla grande “forza” della Bellezza,
che per certi versi può essere (scusate il bisticcio di parole) più
forte della Forza.
Adornare
significa proprio questo. Vuol dire dare una veste particolare alla
Forza, permettere di incidere qua e non là, un vero e proprio
indirizzare.
Se
manca la Bellezza la Forza diventa incontrollabile, come un tornado o
una valanga.
Non serve a costruire e men che mai a costruire edifici
solidi.
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