mercoledì 28 novembre 2018

Linguaggio dei sensi

Qualche mese fa ho avuto un episodio di labirintite. Ricordo ancora il momento peggiore: mi trovai in una vera e propria “antinomia fisica”.

Ero steso sul letto e i sensi dicevano chiaramente che ero in posizione orizzontale. Contemporaneamente altri sensi mi informavano del contrario: ero sì in posizione orizzontale, ma era “sbagliata” la stanza: vedevo il pavimento perpendicolare alla sinistra come fosse una parete e il soffitto perpendicolare alla destra come fosse l’altra parete: destra e sinistra erano sgradevolmente mescolati all’alto e al basso.

Il mio fisico non accettava quel “piccolo mondo” alla Escher: gli occhi lo confermavano, ma gli altri sensi lo negavano. Da qui il forte malessere.

Altre volte ho avuto sensazioni strane tramite i sensi.

Ricordo per esempio la situazione della mia vista dopo l’intervento di cataratta all’occhio sinistro e prime di operare l’altro.

Passavo molti minuti, specialmente ai primi chiarori dell’alba a guardare con un occhio e poi con l’altro e a confrontare ciò che vedevo.

Con il primo avevo una visione limpida e chiara, come in una giornata cristallina in alta montagna, mentre con l’altro vedevo tutto con una sfumatura color seppia come guardando una vecchia fotografia.

Ricordo come mi sia stato psicologicamente di aiuto il metodo muratorio.

I massoni costruiscono cattedrali, ma debbono costruirle con solide e stabili fondamenta nel terreno. La fisicità non è respinta ma accettata e riconoscendole il ruolo che deve avere: senza solide fondamenta in terra non si può andare verso il cielo.

Ma dobbiamo riconoscere i limiti della materia: solida ma statica, base ma non altezza, per usare simboli geometrici.

Conosciamo la materia tramite i sensi e ci rassicura l’antica ammonizione che i massoni ben conoscono: In stabilità costruirò la mia casa perché duri in eterno.

Se i sensi danno informazioni contraddittorie tra loro manca coordinazione ed uno procede senza collegarsi con l’altro.

Ognuno di essi ha Forza ma manca la Bellezza che unifichi le singole forze.

Nel mio caso la mancanza di armonia dipendeva da una situazione fisica, ma dobbiamo essere guardinghi sui messaggi che continuamente ci inviano i nostri sensi, anche quando non appaiono contraddittori. La realtà che descrivono non è la realtà come è ma una sua immagine dalla quale è stato tolto ciò che non appare rilevante. Cioé i sensi non fanno vedere, udire, toccare... ciò che non ritengono importante. Così non vediamo le molecole tra il nostro occhio e l'oggetto che guardiamo, non udiamo certi rumopri, non avvertiamo certi profumi.
Come possiamo conoscere il mondo solo attraverso i sensi? I sensi possono essere solo il punto di partenza del viaggio. 

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