martedì 18 dicembre 2018

Il troppo di Forza - E la Bellezza?...

Plus jamais ça!

La frase fu popolare nella Francia dell’ultimo dopoguerra (mai più ciò): mai più gli orrori delle guerre, mai più sterminii, mai più governanti insipienti che portarono a quegli orrori.

Doveva iniziare un mondo nuovo.

Avremmo imparato dai nostri errori – si diceva.

Historia magistra vitae?

Lo disse Cicerone. Ma è proprio così?

No, non è così.

Il cammino nostro non è lineare, con la spiegazione di ogni atto come conseguenza (quasi logica e necessaria) di azioni precedenti.

Il cammino è invece un reticolo di vie che a volte si ripresentano e devi ripercorrere.

L’uomo responsabile lo fa consapevole; l’uomo normale invece no: non pensa al cammino, alla meta, a cosa fare e non fare. Il minus habens va dove lo trascina il vento, o meglio – come si dice oggi – la pancia.

E la pancia non guarda a percorsi già visti, a conseguenze già vissute; non guarda nemmeno se e come si mangerà dopo due o tre giorni: guarda solo all’immediato pasto. Al mangiare ora, non dopo.

Non si preoccupa di ripercorrere le stesse strade verso le stesse mete commettendo gli stessi errori, semplicemente lo fa.

La visuale limitata non gli permette di individuare possibili conseguenze e non può imparare nulla da situazioni analoghe del passato. Anzi, non conosce il passato e non sa cosa successe.

Abituato ai videogiochi, impara che l'eroe del momento (cioè lui) può accidentalmente essere eliminato ma poi si rialza e continua come se nulla fosse.

Non sa applicarsi sulla bellezza, conosce solo la forza. Non sa nemmeno cosa sia una scala dritta, figurarsi una scala curva!

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