Nella nostra ritualità il simbolo
della scala curva è relegato ad una piccola citazione (quasi en
passant) in chiusura dei lavori in grado di Compagno.
Altrove (per esempio nei rituali
Emulation e Duncan) il simbolo è più presente: nel passaggio a
Compagno il Candidato sale lungo la scala ricostruita sul pavimento
della Loggia.
Il motivo è semplice: in quella
ritualità è proprio la scala curva che il Compagno dovrà
periodicamente salire per riscuotere il salario nella Camera di Mezzo
(dove vengono pagati i Compagni, mentre nel rituale latino riscuotono
il salario presso la Colonna Jachin).
Se sali sulla scala curva con mente
sgombra puoi cominciare a comprendere anche l’altro. Lo comprendi
perché il salire ti permette, se ti sei liberato della zavorra, di
impadronirti di altri punti di vista e di apprezzare la Bellezza
delle cose.
Non vorrei invece che la marginalità del
simbolo della scala curva nel nostro rituale diventi indicativa della
marginalità di certi massoni se non addirittura della loro evanescenza.
*
Chi oggi si premura di
ascoltare l’altro?
Chi oggi ha semplicemente
voglia di ascoltare l’altro?
Oggi non vengono più
accettate le sintesi del passato, che vengono considerate come resti
archeologici di pensatori importanti sì, ma appunto “passati”.
Non sono più credibilmente proponibili sintesi del genere (e la
Bellezza purtroppo diventa praticamente marginale).
Ma allo stesso tempo si
deve fare i conti con tanti ometti portatori del loro “piccolo
assoluto” del quale sono fieramente convinti. Un piccolo assoluto
che si sintetizza con una parolina tanto categorica quanto generica:
“no!”.
Un “no” definitivo,
non discutibile, non “negoziabile”, non problematico.
Con queste premesse che
può valere salire sulla scala curva? Non porterà nessun ampliamento
perché l’uomo del no non vuole ampliamenti.
Provate a spiegare a un
“no Tav” che forse una nuova linea potrebbe anche... Provate a
spiegare ad un vegano che forse è riduttivo limitare la vita a
valutazioni apodittiche sul cibo e ci son valori ben più
significativi sui quali val la pena impegnarsi...
Che la bellezza della
vita sia anche in queste frange del “no thinking”?...
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