martedì 24 novembre 2015

Il viaggio negativo

Abbiamo visto che per passar di grado il Massone deve viaggiare.
Il simbolo "viaggio" è dunque alla base di ogni cambiamento.

I viaggi posson essere di qualunque tipo: il viaggio per conoscere, il viaggio per conquistar qualcosa, il viaggio per raggiungere il proprio centro, il viaggio per superare difficoltà. Il viaggio per andar di qua o per andar di là.

Ma c'è un tipo di viaggio del quale non si parla. Chi ne parla non lo conosce. Chi lo conosce non ne parla, se non a fatica, solo con voci amiche, molto amiche.

E' il viaggio negativo.

Viaggio in una malattia che non lascia scampo.
Viaggio in brume dell'anima e dell'animo che ti fan toccare i mostri che hai dentro, quei mali oscuri che ti tolgon la voglia di vivere.
Viaggio nei cosiddetti "paradisi artificiali" che ben presto si mostrano inferni reali.

E c'è il viaggio nel male. Nel male metafisico. Nel male assoluto.
Io personalmente non lo conosco, ma so che c'è. E da quel che ho capito chi c'è passato ne è rimasto segnato. Per sempre.

Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte
e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l'eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.

Elie Wiesel, La notte

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