Mi son domandato se il verbale che scrive il Segretario di Loggia (no, non verbale ma "tavola della Tornata") abbia anche un senso che va oltre la semplice burocraticità dell'atto.
Credo ci sia un compito “nascosto” della tavola della
tornata: essere cioè il materiale a disposizione di ognuno per le sue
intime e personali considerazioni. Insomma la polenta “precotta”
dalla Loggia che dovrà lui, da solo, in base alla “sua” ricetta,
rimescolare nel suo paiolo.
Quello
del Segretario è quindi un lavoro tutto particolare, che presuppone
una conoscenza significativa dei Fratelli. In un certo senso
“rimescola” la polenta cotta nella Tornata e la ripropone ai
Fratelli dopo un superficiale sgrossamento, materiale non più
grezzo, ma ancora grossolano, e sempre coerente con la ricetta
originaria.
E’ il suo un lavoro di memoria ma anche una specie di
manipolazione: il Segretario potrebbe evitare di registrare
interventi o parti di interventi che a suo parere sono andati oltre i
fini o le modalità del lavoro di Loggia.
Dunque.
Grande manipolatore. Ma questo tipo di manipolazione è accettabile
solo se alla base di tutto c’è un grande rispetto di tutti per
tutti. Solo così è possibile riportare non solo ciò che si è
detto ma anche suggerire ciò che si voleva dire.
Faccio un esempio, puramente teorico,
per cui è inutile cercar di riconoscervisi.
Il fratello Bravini è solito
richiamarsi agli aspetti più superficiali della conformità
muratoria. Termina spesso i suoi interventi invitando a vestirsi
adeguatamente in nero; purtroppo per lui il suo dire sconfina nella
saccenteria più pretenziosa. Ben si comporta allora il Segretario di
quella Loggia a non registrare quell’intervento oppure,
registrandolo, a cambiarne il senso, che da rampogna e censura
(atteggiamenti che non possono che dividere) diventano,
opportunamente “digeriti”, incitamento all’unione e al bello
dello stare insieme.
E’
censura? No. E’ manipolazione? Sì e no: sì, perché l’intervento
non è stato proprio così; no, perché nella Tavola vanno registrate
le cose che uniscono e non gli interventi che dividono, che per la
loro stessa natura non fanno parte della Massoneria.
Insomma
il Segretario è interprete tendenzioso della tornata.
E
ricordatevi. A disposizione di un futuro storico che voglia indagare
sulla Loggia, scomparsi ormai i protagonisti, resteranno solo i
resoconti del Segretario!
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