mercoledì 20 gennaio 2010

9.5 Cavaliere della Croce Rossa di Costantino

Le considerazioni sul rituale del sistema della Croce Rossa di Costantino (cavaliere della Croce Rossa di Costantino, cavaliere del Santo Sepolcro, cavaliere di San Giovanni Evangelista) si basano su una traduzione italiana manoscritta dei rituali del Gran Conclave di Germania.

E' un rito cavalleresco introdotto in Italia negli anni '90 patrocinato dal Gran Conclave di Germania. In seguito le camere hanno ottenuto l'autonomia fondando il Gran Conclave italiano, corpo rituale che ha firmato un protocollo di intesa con il Goi. Qualche anno fa è stato introdotto in Italia anche un Conclave della Croce Rossa di Costantino americana, grado addizionale ed onorario federato nel Rito di York.

Il corpo rituale è prettamente cristiano, e non lo nasconde. Addirittura nella domanda di ammissione il richiedente deve sottoscrivere una esplicita dichiarazione di credenza nella Santissima Trinità.
[Non si confonda Trinità con Ternario. Ritengo che il termine Trinità, troppo legato semanticamente al dogma cattolico (ma non sarebbe un ostacolo), sia sostanzialmente statico, come i tre vertici di un triangolo equilatero, mentre il principio Ternario indica una modalità del divenire o della manifestazione: i tre princìpi non sono necessariamente uno e tre come nel cristianesimo (dove per esempio il padre genera, ma il figlio non può generare), ma sono modalità (si osservi l’opinione di Guénon al riguardo in Simboli della scienza sacra, Milano, 1992, pp. 17-20).]

I lavori si aprono all'inizio del giorno e si chiudono quando il giorno sta per finire, quasi ad indicare il carattere solare della camera. candidato (già Cavaliere Templare) e sono garantiti da Fede, Unità (cioè concordia) e fedeltà al Lavoro (cioè costanza).

Il Prelato apre la Bibbia, sull'ara triangolare, a Matteo 16 24 (Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua) e vi sovrappone due spade incrociate, quindi accende le sedici candele poste sull'altare posto a Oriente.
[Nel sistema cavalleresco della Croce Rossa di Costantino, quindi
anche nei Corpi federati di Cavaliere del Santo Sepolcro e di Cavaliere di San
Giovanni Evangelista, il Sovrano del Conclave prende posto all'angolo di
Nord-Est e il Prelato all'angolo di Sud-Est, l'Oriente essendo occupato
dall'altare.]
Il Candidato (già Maestro dell'Arco Reale e Cavaliere Templare) entra nell’Asilo con un triangolo, simbolo del Dio Uno e Trino, specifica il rituale. Accetta la propria croce e viaggia nelle quattro tappe dello spazio, impegnandosi alla ricostruzione del tempio nel proprio cuore.

La leggenda della camera si basa sul sogno che Costantino avrebbe fatto alla vigilia della battaglia a Saxa Rubra contro le truppe di Massenzio: la croce innalzata sui suoi stendardi gli avrebbe procurato la vittoria e l’impero. Da qui la scritta: In hoc signo vinces.

Le parole del Prelato coronano il rito di elevazione:
Voi dovrete seguire il cammino della dirittura, dell’onore e della virtù. Voi dovrete praticare un combattimento spirituale contro l’intolleranza… Un vero Muratore è costantemente alla ricerca della Luce e deve continuare a guardare verso l’alto. In tal modo (…) potrà uscire dalle tenebre e incamminarsi verso la Luce che splende per ogni Uomo che vive in questo mondo…
La Fede è speranza e certezza in mondi oltre il materiale. Gli esseri umani fermi nella Fede in un Essere Superiore, vengono posti dallo Spirito nella consapevolezza della Croce degli Elementi.
L’Unità (…) consente di bene operare ed è la base dell’Amore Fraterno: è la leva mediante la quale è possibile per la Verità Immortale emergere dal caos delle tenebre. Senza di essa un Conclave non può sopravvivere.
Inseritevi nella catena con spirito di solidarietà. I Cavalieri si debbono aiutare l’un l’altro. Occupatevi delle necessità dei Fratelli. Sovvenite ai loro bisogni, rallegratevi con loro. Applicate quotidianamente la regola d’oro “Fate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a Voi”. Siate sempre un Cuore Solo.
La Perseveranza è il Fuoco Vivente dello Spirito che porta a realizzazioni fruttuose. Solo con Perseveranza possiamo scoprire il Sapere che i Saggi ci hanno tramandato. Come lo scultore elimina quel sovrappiù che nasconde la bellezza della statua che ha concepito nel suo Spirito, allo stesso modo il Cavaliere deve eliminare da sé le scorie che nascondono il dio nascosto in lui. Rammentate continuamente il motto del Conclave. Praticate ogni giorno le regole di vita come sono state insegnate dai Maestri passati
.

La chiusura dei lavori è molto scarna.

Rilevo semplicemente la preghiera del Prelato: Misteriosa ed Eterna Trinità, degnati di benedire il lavoro delle nostre mani ed assicura che la Fede e lo Zelo, così come trasmessici dal nostro Imperiale Fondatore, siano infusi in noi. Rendici pronti a prendere la Croce e a seguire i passi dell'Agnello, Insegnaci a dimostrare nella nostra vita quotidiana i divini Principi di Carità e Verità e da ultimo ammettici in quel Tempio Immortale (non costruito da mano d'uomo) che si trova in eterno nei cieli.

Il Corpo Cavalleresco della Croce Rossa di Costantino si richiama leggendariamente ad una presunta istituzione di Costantino all'indomani della sua vittoria su Massenzio, rivendicando così una presunta primazia cavalleresca antecedente al templarismo e pure al ciclo del Graal. Ma anche questo corpo ripropone una interpretazione cristiana della Libera Muratoria. Infatti storicamente è nato nel XVIII secolo proprio allo scopo di contrastare il decadimento della Christian Masonry, i gradi addizionali di ispirazione cristiana [Cfr. Moramarco, Nuova Enciclopedia Massonica, n. 2 voll, Reggio Emilia, 1989, v. 1, pp. 363-4].

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