domenica 25 maggio 2014

Il secondo viaggio

Continua l'avventura del nostro Candidato...

R: Il Maestro Venerabile parlò di viaggi; disse che uno era già stato compiuto.
Il secondo viaggio
D: Avevate quindi viaggiato?
R: Ora so che era così. Ma in quella tornata non me ne ero reso conto: ero troppo scosso.
D: Quindi avevate viaggiato senza rendervene conto?
R: Strano, vero? Ma era proprio così.
D: E dove avevate viaggiato?
R: Il Maestro Venerabile disse che avevo già compiuto il primo viaggio attraverso la Terra nel Gabinetto di Riflessione.
D: Primo viaggio? Allora ne compiste altri?
R: Sì, il Maestro Venerabile ordinò all'Esperto di impadronirsi di me...
D: Impadronirsi di voi? Non è molto rassicurante.
R: Oggi ne comprendo il senso simbolicamente molto significativo. Allora invece mi parve una espressione poco riguardosa.
D: Cosa doveva fare l'Esperto dopo essersi impadronito di voi?
R: L'Esperto doveva farmi compiere il secondo viaggio.
D: Come si svolse il secondo viaggio?
R: Feci un giro orario attorno al Tempio, ma ovviamente non me ne resi conto, bendato qual ero: mi sentivo sballottato qua e là, con molti rumori ed ostacoli contro i quali andavo a sbattere.
D: Continuò per molto questa esperienza?
R: Non saprei rispondere. Ad un certo punto mi sentii sballottato verso una persona (ora so che era il 2° Sorvegliante) e la mia mano sinistra (ma era proprio mia quella mano che non pareva nemmeno obbedire alla mia volontà?) gli batté per tre volte da qualche parte (era la sua spalla destra). Sentii subito dopo qualcosa puntare sul mio petto (era il suo Maglietto).
D: Quindi fu il 2° Sorvegliante ad interrompere il vostro viaggio?
R: Sì. Mi disse con voce cavernosa: Chi è là?
D: Voi cosa rispondeste?
R: Io? Nulla. Non avrei saputo cosa dire. Per me rispose il mio accompagnatore (ma era accompagnatore, guida o un carceriere che si era impadronito di me e mi faceva fare tutto quello che voleva?).
D: Cosa rispose la vostra guida?
R: Ci fu un dialogo che ricordo nitidamente.
D: Volete ripeterlo?
R: L'Esperto rispose: Conduco un profano che chiede di essere accolto tra i Liberi Muratori.
D: Quindi una specie di chiave per il passaggio?
R: Non ancora. Il 2° Sorvegliante domandò: Come osa sperarlo? Sembrava quasi che cercasse di dissuadermi e che fosse per lui più importante farmi retrocedere che permettermi di passare.
D: Quale fu la risposta?
R: L'Esperto rispose: Perché è uomo libero e di buoni costumi.
D: E' una bella risposta!
R: L'Esperto l'aveva già data quando mi fece bussare alla porta del Tempio e  questa risposta mi aveva permesso di entrare. Ora l'Esperto l'aveva ripetuta e ancora questa risposta mi fece passare.
D: Il 2° Sorvegliante vi fece passare?
R: Sì, ma con una operazione molto rilevante.
D: Quale operazione?
R: Il 2° Sorvegliante lo indicò chiaramente: Se è libero e di buoni costumi che passi, dopo essere stato purificato dall'Acqua.
D: Purificato dall'Acqua?
R: Sì. In quel momento non capii, anche se mi fu immersa la mano sinistra tre volte in un recipiente di acqua. Ora so che per entrare il Candidato deve attraversare i simbolici quattro elementi per quello che in linguaggio muratorio chiamiamo purificarsi.
D: Qui terminò il viaggio?
R: Qui terminò il secondo viaggio.
D: Vi ricordate il momento esatto in cui il viaggio terminò?
R: Sì, fu il 1° Sorvegliante ad attestarlo.
D: In che modo?
R: Ero stato appena ricondotto tra le Colonne che alta squillò la sua voce: Maestro Venerabile, il secondo viaggio è compiuto.
D: Voi come vi sentivate?
R: Continuavo ad essere scombussolato. Però il Maestro Venerabile spiegò brevemente il significato di quel viaggio.
D: Cosa disse il Maestro Venerabile?
R: Che il viaggio rappresentava il quadro della vita umana.
D: Voleva dunque dire che viaggiare equivaleva a vivere?
R: Mi parte proprio questo il senso del simbolo. Il Maestro Venerabile puntualizzò: Il rumore che avete udito ricorda le passioni che l'agitano; gli ostacoli che avete incontrato, le difficoltà che l'uomo incontra e che non può vincere o superare se non acquistando quella forza morale che gli permetta di lottare contro le avversità, in grazia soprattutto dell'aiuto che trova nel prossimo.
D: L'aiuto del prossimo?
R: Molti parlano di aiuto di Dio. La Massoneria si raccoglie sotto il simbolo iniziatico del Grande Architetto, per cui quando parla di prossimo intende il termine nel senso più ampio possibile, dall'uomo al trascendente.

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