L’esperienza costantiniana si rivolge a chi si è sanato nell’ospedale di Malta, ha combattuto gli infedeli come cavaliere templare sorvegliando e proteggendo il pellegrinaggio al proprio interiore, ha rettificato come principe Rosa-Croce e cavaliere Kadosch la valenza di metodologie di lavoro in ottiche meno legate al particolarismo religioso.
Il cavaliere della Croce Rossa di Costantino si muove in ambito cristiano, ma svincolato da un devozionismo improduttivo per chi aspira all’universale. Diciamo, con termini forse troppo superficiali ma chiari, che la Croce Rossa di Costantino accoglie i “reintegrabili” e propone loro una metodologia che si svolge tra i due pilastri di Costantino e di Elena1 (il sole e la luna? Può essere significativo che le due figure siano una il figlio dell’altra, togliendo quindi alla coppia qualunque valenza di unione creativa?), la famiglia reale che scopre e conserva la croce che inchiodò lo spirito alla materia, trascurando l'ambiguità politica del simbolo (la regalità che si impadronisce della religione plasmandola e strumentalizzandola ai propri fini di supremazia). Il cavaliere deve ora percorrere la via inversa, ricco dell’esperienza dello spirito “croce-fisso” nella materia. Basilare nel lavoro è l’indicazione del segno, simbolo dell’ordine cavalleresco che nel proprio stemma ha messo le quattro iniziali del motto In hoc signo vinces. Apparentemente cristiano, il segno si collega alle antiche sapienze, se come tale viene compreso, e indica la vittoria del camminatore su se stesso.
Tappa fondamentale del cammino e della vittoria sono indicate nella camera di cavaliere del Santo Sepolcro: la discesa nel nostro sepolcro e la rinascita, debitamente sollecitata, dell’homo novus che dorme: il vero Pinocchio non più burattino.
Finalmente come cavaliere di San Giovanni Apostolo scopre il vangelo di Giovanni e ciò gli permette di gustare il vino della sapienza che viene fatto circolare durante l’agape conclusiva. Il ciclo è compiuto e il cavaliere può finalmente ribadire (l’ormai non più cristiano?) consummatum est.
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