giovedì 24 settembre 2009

5 Maestro

Massone è chi riesce a superare la massoneria
La ricerca è individuale e deve essere fatta da noi stessi. Il massone infatti è materia e operaio di se stesso: è l'Apprendista che passa dalla squadra al compasso, è il Compagno che passa dalla perpendicolare alla livella, dalla condizione di attività (ereditata forse dalla vita profana e che serve ad impostare il lavoro di sgrossamento della pietra grezza) alla condizione di passività, formando nel passaggio la squadra.

Il Compagno è introdotto nella Camera di Mezzo inerte e passivo, brutalmente collocato in posizione orizzontale, raffigurando nella bara il maestro Hiram. Dalla condizione di passività (ma il compagno nel sepolcro non è solo "passivo": la sua passività è creatrice, quindi attiva) viene rialzato vivente (ancora nell'incrocio delle due linee si forma la squadra) giungendo al compasso.

Il Maestro è dunque prodotto dalla putrefazione creatrice, figlio della morte, generato dalla corruzione: è Hiram che – nell'accezione etimologica del termine – viene elevato e rialzato vivente mediante i cinque punti della Maestria.

La cerimonia ha luogo nella Camera di Mezzo, che possiamo assimilare al luogo della semina, mentre l'Oriente del Tempio è coperto, quasi fosse il soggiorno dell'immortalità (non a caso lì viene fatto sedere il Maestro appena innalzato).
Dunque nella Camera di Mezzo Hiram viene ucciso e posto in una tomba contrassegnata da un ramo di acacia.

E’ posta quindi una correlazione tra morte ed acacia, tra cessazione (apparente) della vita e la pianta che simboleggia la sopravvivenza di quelle energie che la morte non può distruggere.

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