martedì 15 settembre 2009

3.8.2 Religione nella quale tutti gli uomini convengono

L'espressione, enunciata nell'Inghilterra del XVIII secolo che aveva conosciuto intolleranze disordini, rivolte , guerre di religione (anglicani, cattolici, puritani... nessuno fu indenne da settarismi e intransigenze trasportate dal piano religioso a quello politico e persino a quello personale), mira alla religione "più ampia". Parlare di religione nella quale tutti gli uomini convengono significava, in un mondo di divisioni religiose tragiche e drammatiche, un forte senso di affratellamento e una sincera ricerca non di ciò che divide ma di ciò che unisce, appunto una specie di "religione universale" (e questa fu una "rivoluzione"!).

Ed è così, credo, che oggi si intende l'espressione o almeno è come io la intendo: in tutte le credenze religiose c'è un nucleo comune al quale gli uomini danno nomi diversi, ma che sostanzialmente rimane identico.

Ma tre secoli fa era lo stesso? Anderson fu accusato di avere de-cristianizzato il rituale muratorio e di avere eliminato la caratterizzazione decisamente cristiana degli Antichi Doveri1 (fu un'accusa - non l'unica - alla base della scissione inglese del 1753, consumata da una parte di massoni che non accettando l'impostazione della Gran Loggia del 1717 diedero vita ad un'altra Gran Loggia che venne detta degli Antichi (Antients) di contro agli altri che vennero distinti in Moderni (Moderns).

Non ho intenzione di esaminare i motivi dello scisma e della ricomposizione del secolo successivo che diede origine alla Gran Loggia Unita d'Inghilterra, ma non mi sento di accogliere una tesi così netta: cristiani gli Antichi e meno cristiani i Moderni. Certamente Anderson cercò di togliere dagli Antichi Doveri tutti quegli elementi, che potevano caratterizzare in senso non tanto cristiano quanto di questo o quel culto cristiano ed evitare contrasti tra fratelli di una religione e fratelli di un'altra.

E' mia opinione che quando il pastore presbiteriano Anderson parla della religione nella quale tutti gli uomini convengono non si riferisca a ciò che i massoni, specialmente quelli italiani, intendono, ma pensi ad una specie di cristianesimo (o "super-cristianesimo") a monte delle differenziazioni in singoli culti, sul quale possano incontrarsi il cattolico, l'anglicano, il puritano, il calvinista ,il luterano, e così via (anche chi cristiano non lo è più o non lo è mai stato).

Ancora oggi uno dei rituali più praticati negli Stati Uniti, il rituale Duncan, prevede una apposita lettura per l'iniziazione di un ecclesiastico:
Voi ,fratello, siete predicatore di quella religione le cui caratteristiche sono benevolenza universale e carità illimitata. Non è possibile, quindi, non essere affezionato all’Ordine, e zelante per gli interessi della Massoneria, che, in maniera più forte, promuove la stessa carità e benevolenza, e che, come quella religione, incoraggia ogni virtù morale e sociale, che diffonde pace e buona volontà tra gli uomini, ed è il centro di unione di coloro che altrimenti potrebbero essere rimasti a perpetua distanza. In modo che chi viene riscaldato con lo spirito del cristianesimo, deve stimare e deve amare la Massoneria. E’ tale la natura della nostra Istituzione, che, in tutte le Logge, l’unione è cementata da sincero attaccamento, l’ipocrisia e l’inganno sono sconosciuti, e il piacere è reciprocamente comunicato dal gioioso rispetto di ogni cortese servizio. Virtù, il grande oggetto in vista, luminosa come il sole al meridiano, brilla fulgida sulla mente, anima il cuore, e converte la calma approvazione in calda simpatia e cordiale affetto.
(op. cit. p. 57)

E' implicitamente ammesso che l'ecclesiastico sia cristiano, ma l'atmosfera di apertura è tale che nessuno si sente escluso, nemmeno i seguaci di altre religioni, e, al limite,... gli atei!

All'atto pratico il primo Dovere spazza via ogni contesa religiosa (che il rituale italiano esclude tassativamente dai lavori di Loggia assieme alle questioni politiche), senza pronunciarsi sulla religione, indicando quella "nella quale tutti gli uomini convengono". Non esiste una teologia massonica, questo è uno dei più grandi lasciti dei padri fondatori!

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